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WELLNESS – MEDICINA ALTERNATIVA

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Sedentarietà e dolore

Sedentarietà e dolore: come reagisce il corpo quando si muove poco

La sedentarietà è diventata una condizione molto comune, spesso sottovalutata, ma capace di influire profondamente sul modo in cui il corpo percepisce e gestisce il dolore. 

Stare molte ore seduti, limitare al minimo l’attività fisica o non dedicare tempo al movimento produce effetti che si accumulano nel tempo, modificando il benessere articolare, muscolare e persino il livello di energia quotidiana. 

In questo articolo parleremo di come la sedentarietà incide sul dolore e di cosa accade davvero al corpo quando finalmente inizia a muoversi dopo un periodo prolungato di immobilità.

Cosa accade al corpo quando si è sedentari

La sedentarietà può creare una sorta di “rigidità generale”, che coinvolge articolazioni, muscoli e postura, stare seduti troppo a lungo porta ad usare sempre gli stessi gruppi muscolari e a lasciarne inattivi molti altri

Con il passare del tempo, questo squilibrio incide sulla capacità del corpo di sostenere correttamente il peso, mantenere l’allineamento della colonna e distribuire le forze durante i movimenti quotidiani, alcuni effetti comuni della sedentarietà coinvolgono:

  • I muscoli posteriori delle gambe: si accorciano e diventano meno elastici.
  • I muscoli addominali: perdono tono, riducendo il sostegno alla colonna.
  • La muscolatura lombare: si affatica più facilmente.
  • La circolazione: rallenta, aumentando rigidità e gonfiore.
  • Le articolazioni: diventano meno lubrificate e più doloranti.

Questi cambiamenti non si manifestano necessariamente con dolore e forti disagi immediati, ma predispongono il corpo a sviluppare fastidi ricorrenti, soprattutto quando si riprende a muoversi dopo molto tempo.

Sedentarietà e dolore: perché l’immobilità amplifica i fastidi

Più si resta fermi, più il dolore aumenta, questo perché l’inattività modifica il modo in cui il corpo interpreta i segnali provenienti da muscoli e articolazioni. La mancanza di movimento favorisce la tensione muscolare costante, che può irritare le terminazioni nervose e far percepire sensazioni di indolenzimento, formicolii o dolore profondo.

Inoltre, il corpo ha bisogno del movimento per mantenere la salute delle articolazioni, il liquido sinoviale, una sostanza che lubrifica le superfici articolari, si distribuisce meglio quando ci si muove: restare immobili troppo a lungo crea “secchezza”, rigidità e poca funzionalità.

Il dolore associato alla sedentarietà può coinvolgere varie parti del corpo:

  • La zona cervicale: con mal di testa da tensione.
  • Le spalle: spesso contratte.
  • La zona lombare: molto sensibile all’immobilità.
  • Le anche e le ginocchia: che perdono fluidità nei movimenti.
  • Le caviglie e i polpacci: colpiti da gonfiore e sensazione di pesantezza.

Cosa succede quando ci si muove di nuovo dopo un periodo di sedentarietà

Quando si passa da uno stile di vita sedentario a uno più attivo, il corpo attraversa una fase di adattamento in cui si potrebbe percepire una sensazione di rigidità o un aumento temporaneo dei fastidi nei primi giorni di movimento, delle sensazioni normali che arrivano perché il corpo sta risvegliando muscoli e articolazioni che erano stati poco utilizzati, il movimento infatti attiva diversi processi benefici:

  • Aumenta la temperatura muscolare:  rendendo i tessuti più elastici.
  • Migliora la circolazione sanguigna: che porta più ossigeno ai muscoli.
  • Stimola la produzione del liquido sinoviale: facilitando il movimento delle articolazioni.
  • Riduce le tensioni accumulate e migliora la postura.
  • Favorisce una migliore percezione del corpo nello spazio.

I piccoli dolori o indolenzimenti iniziali tendono poi a diminuire man mano che ci si muove con costanza, questo perché il movimento aiuta a rieducare i muscoli e le articolazioni, ristabilendo un equilibrio che la sedentarietà aveva compromesso. 

Il passaggio da una vita sedentaria a una più attiva non deve essere brusco, un approccio graduale permette al corpo di adattarsi senza stress, alcune strategie possono essere:

  • Inserire brevi pause attive ogni 45-60 minuti di seduta.
  • Iniziare con camminate leggere e regolari.
  • Aggiungere mobilità articolare e stretching dolce al risveglio e alla sera.
  • Alternare seduta e posizione in piedi durante la giornata.
  • Introdurre piccole routine di esercizi che coinvolgono schiena, gambe e addome.

L’obiettivo iniziale non è l’allenamento intenso, ma riattivare muscoli e articolazioni in modo naturale. Una volta superata la fase iniziale di adattamento, il corpo risponde in modo sempre più positivo.

Perché il movimento è il miglior alleato delle articolazioni e combatte il dolore

Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, il corpo umano non è progettato per il riposo prolungato, è invece costruito per muoversi, il movimento permette alle articolazioni di mantenere funzionalità, elasticità e stabilità.

Muoversi aiuta a distribuire in modo più armonico il carico a livello articolare, quando restiamo fermi, alcune zone del corpo sopportano più pressione di altre, creando squilibri che possono sfociare in dolore, il movimento, invece, distribuisce le forze, riduce l’infiammazione da immobilità e migliora la mobilità generale, mentre le articolazioni rispondono al movimento con una serie di effetti benefici:

  • Una riduzione della rigidità mattutina.
  • Una maggiore facilità nei movimenti quotidiani.
  • Un miglior controllo muscolare.
  • Il rinforzo dei tessuti di supporto come tendini e legamenti.

Inoltre, anche una semplice camminata può stimolare una migliore coordinazione tra muscoli e articolazioni, abbassando la possibilità di sviluppare dolori ricorrenti legati a posture scorrette.

Sedentarietà e dolore: ritrovare il movimento per stare meglio

Capire come la sedentarietà influisce sul dolore è fondamentale per riconoscere i segnali del corpo e intervenire prima che i fastidi diventino persistenti. 

Muoversi in modo costante rappresenta la risposta più efficace per migliorare la mobilità, ridurre la rigidità e aiutare muscoli e articolazioni a ritrovare equilibrio e funzionalità. 

Quando però il dolore non migliora con il movimento graduale, oppure quando limita le attività quotidiane, è importante rivolgersi ad uno specialista. Un professionista può valutare la situazione, individuare le cause del dolore e proporre un percorso personalizzato che guidi in modo sicuro verso il recupero del benessere.